Cambiare vita e lavoro per cambiare la società

C’è tanta insoddisfazione e solitudine tra la gente e sempre più spesso chi è frustrato, arrabbiato o disperato si affida a “venditori di fumo” che promettono di rivelare “i segreti del successo” e la ricetta per cambiare vita. Ma diffidate dei guru del momento e fidatevi invece di chi, in modo coerente e determinato, da anni ha fatto scelte di vita improntate alla sostenibilità e alla realizzazione personale.

«A fronte della crisi della società attuale, determinata anche dal progressivo dissolversi del senso di comunità e dei valori fondanti della convivenza fra le persone, ecco spuntare migliaia di “venditori di fumo” che propongono ricette miracolose per raggiungere la propria realizzazione e la tanto decantata felicità – commenta Paolo Ermani, presidente dell’associazione Paea e relatore, insieme ad Alessandro Ronca, del corso “Cambiare vita e lavoro. Istruzioni per l’uso” che si tiene, nella prossima edizione, il 15 e 16 febbraio al PeR, sulle splendide colline umbre.

«Tanti di questi personaggi hanno capito che in giro c’è una tale solitudine, disperazione e frustrazione e che basta inventarsi delle tecniche da venditori di pentole al mercato per guadagnare valanghe di soldi e poi dire: vedete, io sono una persona di successo, potete riuscirci anche voi – prosegue Ermani – L’individualismo e la frustrazione di massa hanno scatenato business giganteschi. E le metodologie per realizzarsi (che tradotto nella grandissima parte dei casi significa guadagnare più soldi) sono gettonatissime in aziende e corporation di ogni tipo. Tutto va bene se aumenta le performance, e quindi i profitti. Mai chiedersi se quello che si sta facendo danneggia qualcuno o qualcosa. Mai chiedersi se con gli altri ci si comporta male, l’importante è raggiungere il proprio scopo».

«L’illusione che chiunque possa bastare a se stesso (e spesso può farlo, guarda caso, se guadagna tanti soldi) è uno dei tanti giochi di prestigio che si vendono bene al mercato delle soluzioni magiche – prosegue Ermani – E nel mercato affollato degli imbonitori, ci sono anche quelli che propongono di investire di qua e di là in borsa e poi godersi la vita, come se godersi la vita facendo i parassiti o sfruttando qualcuno da qualche parte del mondo sia una cosa bella e nobile. Ecco perché nel corso Cambiare vita e lavoro: istruzioni per l’uso giunto alla 41ima edizione  non si parla di come migliorare le proprie performance per fregare il prossimo e guadagnare il più possibile o di autorealizzarsi senza preoccuparsi minimamente di quello che ci accade intorno. Non si danno indicazioni su quali azioni di borsa investire, ma invece si parla e si sperimenta, grazie anche ad esempi pratici, come realizzarsi all’interno di un contesto complessivo di cambiamento lavorativo ed esistenziale, che non può prescindere da una società che si deve basare su valori diversi da quelli del profitto e dello sfruttamento di persone e natura. E se tanti cambiano in meglio anche la società cambierà in meglio».

«Non diciamo alle persone come fare più quattrini o come trovare il lavoro più redditizio, né spieghiamo loro come distruggere la concorrenza. Il nostro obiettivo è diverso ma è quello che può garantire una esistenza degna di questo nome sul pianeta e non una lotta senza quartiere tra metodi proposti da scaltri personaggi – spiega sempre Ermani – Ecco perché nel corso Cambiare vita e lavoro si mostrano anche tanti progetti che hanno, tra le altre cose, liberato le persone dalla schiavitù del profitto prima di tutto e ad ogni costo e hanno realizzato una progettualità complessiva che riguarda ogni aspetto dell’esistenza anche in collaborazione e rapporto con gli altri».

«Dimostriamo, partendo proprio dal nostro esempio diretto, che è possibile fare delle attività da soli o con gli altri, che abbiano come base di partenza la considerazione del prossimo e la salvaguardia del pianeta. Dove guadagnare non è sinonimo di sfruttare o ammazzarsi di lavoro. Dove la realizzazione passa anche attraverso la cooperazione,  il confronto costruttivo, un rinnovato rapporto con la natura e con i nostri simili, che sia in progetti collettivi o perseguendo esperienze individuali ma non con i parametri della società del profitto senza scrupoli».

E’ un cammino diverso da chi dà soluzioni mercantili a caro prezzo ma molto più interessante, costruttivo e lungimirante non solo per se stessi ma anche per le persone che ci stanno a cuore.

QUI PER ISCRIVERSI: L’APPUNTAMENTO è IL 15 E 16 FEBBRAIO AL PER, IN UMBRIA